Il 26 marzo 1952 in seguito all’approvazione del progetto di costruzione, ad opera della cooperativa tra i tranvieri di Roma, di un nuovo fabbricato che sarà innalzato in viale Alberto da Giussano, si ricorre al sorteggio per procedere all’assegnazione degli alloggi che saranno allestiti al suo interno: si tratta di 44 abitazioni di due, tre o quattro camere. (1)
Il 26 marzo 2025 fa scalpore al Pigneto un video registrato durante la movida in cui alcuni ragazzini, di notte, sradicano pali e alberi facendo saluti romani e intonando canti fascisti. Nei giorni a venire gli episodi si moltiplicheranno in particolare in via Ascoli Piceno dove, presso alcuni baretti, moltissimi minorenni iniziano a fare uso abituale di alcool. (2)
Il 26 marzo 2025 il Municipio V, in vista dell’apertura del cantiere per la costruzione della futura stazione Pigneto, venendo incontro alle proteste e alle rivendicazioni portate avanti dai cittadini e dal Comitato di Quartiere Pigneto Prenestino, chiede ufficialmente opere o indennizzi per compensare quelli che potranno essere i futuri disagi causati dal cantiere. (3)
Il 26 marzo 2025 gli abitanti del Pigneto, terrorizzati di non poter transitare da una parte all’altra del vallo ferroviario dopo il futuro abbattimento del ponticello, tirano un sospiro di sollievo: viene infatti ufficializzata la costruzione di un nuovo ponte in ferro che consentirà il ripristino del transito dopo appena 48 ore dalla demolizione dello storico ponticello. (4)
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Fonti bibliografiche:
(1) Roma, Pigneto 1870-2022 (Carmelo G. Severino, Gangemi Editore, p. 186)
(2) Saluti romani, canzoni fasciste, pali e alberi sradicati. La movida senza senso del Pigneto ripresa dai residenti (RomaToday, 26.03.2025)
(3) Stazione Pigneto, il municipio chiede opere o indennizzi per compensare i disagi del cantiere (Giulia Argenti, RomaToday, 26.03.2025)
(4) Il Pigneto non sarà diviso. Una passerella pedonale sostituirà il ponticello (Giulia Argenti, RomaToday, 26.03.2025)
