Da giovedì 9 giugno a domenica 12 giugno al Pigneto, presso il Nuovo Cinema Aquila, si tiene la XXIII edizione di LPM – Live Performers Meeting: un’occasione unica per entrare a pieno nel mondo delle Audio Visuals Performing Arts con un programma che copre 4 giorni, dalle 15 a tarda notte.
Verranno seguiti questi slot ogni giorno:
15:00 to 21:00 Workshops | Aule 1 e 2
15:00 to 03:00 Lights and AV Installations | Foyer
15:00 to 18:00 Lectures, conferences, presentations of projects and products | Room 1
18:00 to 01:00 AV Performances | Room 1 e Room 2
23:00 to 01:00 Live Mapping Contest | Facciata
01:00 to 03:00 VJ / DJ sets | Foyer
LPM, dopo la pandemia, torna ad avvicinarsi ai numeri del 2019 nonostante la guerra che coinvolge non solo l’Ucraina ma anche Russia e Bielorussia dove nel 2011 a Minsk si è svolto un LPM molto importante. Assai rilevante, quindi, la presenza di tre artisti da Odessa, Kharkiv e Kherson ma anche di un pietroburghese. Infatti, i veri protagonisti dell’evento saranno gli artisti che, con 74 Audio Visual Performance, 15 Video Mapping, 20 VJ / DJ Set e 4 Audio Visual Installation, offrono al pubblico uno spettacolo unico ed irripetibile. Tra le altre attività in programma anche tavole rotonde, workshop e presentazioni di nuovi prodotti e hardwares. Le Audio Visuals Performances sono progetti musicali in cui il video rappresenta uno strumento aggiuntivo, sono spettacoli eseguiti esclusivamente dal vivo, capaci di mostrare la combinazione tra narrazione e approccio sperimentale; sono performance caratterizzate da una continua tensione tra l’espressione percettiva e l’atto performativo. Numerose sono le nazioni rappresentate con 249 artisti provenienti da Argentina, Australia, Austria,Bielorussia, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Repubblica Ceca, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Singapore, Slovacchia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Turchia, Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti e Vietnam. Novità di questa edizione è il tema dei Video Mapping, con oltre 15.000 euro di premi, LA PACE, non solo tra Ucraina e Russia ma nel suo concetto più ampio. 15 artisti da Australia, Malesia, Finlandia, Spagna, Irlanda, Portogallo, Stati Uniti, Regno Unito e Italia utilizzano la facciata del Nuovo Cinema Aquila per trasformarla. Il Video Mapping è una tecnica di videoproiezione che anima oggetti architettonici. L’effetto, spettacolare e sorprendente, confonde e seduce le nostre percezioni attraverso un dialogo tra le immagini e le superfici tridimensionali. Oggetti e architetture a cui lo spettatore è solitamente abituato si trasformano completamente dando vita a nuove forme che rinnovano e rimodellano lo spazio pubblico. Altra novità sono le Selezioni Made in Italy per il prossimo Live Cinema Festival che si terrà a settembre al Palazzo delle Esposizioni. Dieci artisti nella room 2, sabato 11 giugno presentano altrettante AV Performance a cui da anni si da il nome di Live Cinema per la loro narrativa evidente anche se mai lineare ed ovviamente realizzate dal vivo. Concepito come un vero e proprio luogo di incontro, uno spazio che costituisce un’importante occasione di dialogo e scambio, LPM favorisce la ricerca e la sperimentazione di diverse forme di espressione artistica nel campo dell’Audio Visuals Performing Arts. L’evento è un think tank che vuole valorizzare il progetto collettivo che chiama all’azione gli artisti delle arti performative audiovisive, collaborando e proponendosi come parte proattiva nel futuro delle AVarts. Questa XXIII edizione cerca di mostrare e di ampliare sempre più le rappresentazioni delle numerose tecniche del live video performance attraverso un programma ampio e vario che vedrà coinvolti più di 240 artisti, professionisti e appassionati delle Audio Video Performing Arts, provenienti da 32 paesi. LPM incoraggia la ricerca, l’unione e la contaminazione tra i diversi linguaggi espressivi nel mondo delle Audio Visuals Performing Arts, l’interazione e la sperimentazione che si esprime con le numerose tecniche e tecnologie che variano dal digitale all’analogico, dall’utilizzo di software e hardware. Il Meeting promuove la diffusione e lo scambio transnazionale di idee, nuove espressioni d’arte e artisti. Tutte le energie che ruotano attorno a LPM vengono investite in ricerca innovativa e sperimentazione nel campo delle Live Visual Arts cercando di utilizzare le ultime tecnologie a disposizione. Dal 2004, LPM ha ospitato più di 6.247 artisti, 3.307 performances, workshops and showcases, registrando un totale di 73 Paesi partecipanti e ospitando più di 1.500.000 di visitatori con le edizioni che si sono svolte a: Xalapa (MX), Minsk (BY), Città del Messico (MX), Città del Capo (SA), Eindhoven (NL), tre edizioni ad Amsterdam (NL), Puglia (IT) e le numerose edizioni a Roma (IT). Grazie ai 18 anni di esperienza, LPM è riuscita nel tempo a delineare una mappa concettuale delle maggiori tendenze che hanno influenzato nel tempo le Audio Visuals Performing Arts.
LPM è parte di AVnode, network internazionale che promuove la cultura delle Audio Visuals Performing Arts in tutto il mondo.