Il 19 aprile 1920 Adolfo Apolloni, scultore e sindaco di Roma, utilizza per la prima volta la dicitura “quartiere Pigneto” per definire l’area compresa tra le ferrovie e Porta Maggiore. Da quel momento in poi, anche nell’immaginario collettivo, il Pigneto cessò di essere considerato parte a sé stante per divenire, in ottica futura, uno spazio da agglomerare nel tessuto urbano della capitale. Oggi il Pigneto è un’area urbana del Municipio Roma V: compreso nella zona urbanistica 6A Torpignattara, fa parte principalmente del quartiere Q. VII Prenestino-Labicano e, in minor parte, del quartiere Q. VI Tiburtino. Si estende da piazzale Labicano tra le vie Prenestina, Casilina e di Acqua Bullicante: i vertici di questo triangolo sono identificati in Porta Maggiore, largo Preneste e piazza della Marranella.
![](https://www.pignetotv.it/wp-content/uploads/2022/04/ciro-principessa.jpg)
Il 19 aprile 1979 in via di Tor Pignattara viene ucciso Ciro Principessa, ragazzo che viveva alla Certosa. Secondo di otto fratelli, appena ventritreenne, Ciro era molto conosciuto nel quartiere: capello lungo come i Beatles, soprannominato dagli amici ‘Nespola’ perché goloso dei frutti degli alberi della sua borgata, cercava il suo riscatto come tutti i ragazzi che affrontano con difficoltà la vita di periferia. La militanza politica lo aveva portato ad attivarsi per la riqualificazione dell’area di Villa Certosa e per l’allestimento di una biblioteca popolare nel suo quartiere: una coltellata ricevuta per motivi politici, mentre cercava di recuperare un libro sottratto con prepotenza dalla biblioteca, ha spento tutti i suoi sogni. Largo dei Sarvognan, che oggi ospita un gigantesco murales a lui dedicato, per il ricordo indelebile lasciato da questo giovane nella memoria degli abitanti del quartiere, viene spesso indicato ormai come ‘piazza Ciro Principessa’. A raccontare la sua storia ci ha pensato, tra gli altri, Giulio Marcon, autore del libro “Morire per un libro. Ciro Principessa, una storia proletaria”.